Featured Premio Invitalia per l’Imprenditorialità per studenti e studentesse universitarie under 30
La sfida coinvolge gli studenti universitari per far emergere le migliori idee di impresa, con In palio 3.000 euro per vincitori e i servizi dell’Agenzia.
Descrizione del bando
Al via il “Premio Invitalia per l’Imprenditorialità”, in collaborazione con l’Accademia Italiana di Economia Aziendale – AIDEA, che si rivolge a tutti gli studenti delle università italiane di qualsiasi facoltà, ponendosi l’obiettivo di far emergere le migliori idee innovative d’impresa.
Sensibilizzare le giovani generazioni sui temi dell’imprenditorialità e sulle opportunità di finanziamento per la creazione d’impresa attraverso alcuni dei suoi principali incentivi è ciò a cui punta Invitalia con questo premio.
I partecipanti, organizzati in team, dovranno presentare la propria proposta di impresa nella Green Economy, le migliori 15 proposte competeranno in un Hackathon e i 5 team finalisti selezionati si confronteranno in un evento conclusivo dal quale emergerà il team vincitore del premio.
Premio in palio
Il team vincitore e primo classificato riceverà un premio in denaro di 3.000 euro e l’opportunità di fare un Experience Tour presso un incubatore/acceleratore nazionale per incontrare startupper e imprenditori.
Requisiti dei partecipanti
Il Premio si rivolge a studentesse e studenti italiani o stranieri di tutti i corsi di laurea, triennali e magistrali, delle università italiane, fino ai 29 anni d’età, che dovranno organizzarsi in team composti da un minimo di 3 fino a un massimo di 6 persone.
Guida alla partecipazione
Per partecipare basta sviluppare una proposta imprenditoriale green e innovativa, seguendo le indicazioni e inviandola entro e non oltre le 12:00 (fuso orario italiano) del 1 luglio 2022.
La proposta dovrà:
• Essere originale, cioè non essere mai stata presentata a nessun altro concorso, premio
o richiesta di finanziamento;
• Illustrare tutti gli aspetti relativi alla nascita di una nuova impresa innovativa, a livello
di prodotti, servizi o tecnologie utilizzate.
Maggiori informazioni
Per saperne di più, consulta il bando completo sul sito ufficiale di Invitalia.
Scadenza
1 Luglio 2022.
Featured Da maggio le domande per le imprese femminili
Parte il Fondo del MISE a favore delle donne che vogliono avviare una nuova attività imprenditoriale o rafforzarne una già esistente. Giorgetti: “Soddisfatto, attiviamo strumento per valorizzare competenze donne nel mondo delle imprese”
Prende il via il Fondo Impresa Femminile del MiSE che incentiva le donne ad avviare e rafforzare nuove attività imprenditoriali per realizzare progetti innovativi. A partire da maggio potranno essere presentate le domande per richiedere contributi a fondo perduto e finanziamenti agevolati, secondo il calendario delle date di apertura degli sportelli pubblicato dallo Sviluppo Economico.
“Sono molto soddisfatto perché attiviamo uno strumento molto atteso sul quale abbiamo puntato fortemente per incentivare e valorizzare le capacità creative e innovative delle donne nel mondo delle imprese”, ha dichiarato il Ministro Giancarlo Giorgetti. “Non si tratta soltanto di una misura finanziaria – aggiunge il ministro – ma di una vera riforma per promuovere e diffondere la cultura dell’imprenditorialità femminile”.
Il Fondo Impresa Femminile dispone di 160 milioni di euro di fondi PNRR che hanno integrato i 40 milioni di euro già stanziati in legge di bilancio 2021 ed è articolato su incentivi dedicati a imprese femminili (intese come imprese a prevalente partecipazione femminile e lavoratrici autonome) con sede legale e/o operativa situata sul territorio nazionale. L’avvio di nuove attività imprenditoriali sarà inoltre supportato con azioni dirette ad affiancare le donne nel percorso di formazione ma anche attraverso servizi di assistenza tecnico-gestionale della misura.
Le agevolazioni saranno concesse a fronte di programmi di investimento nei settori dell’industria, artigianato, trasformazione dei prodotti agricoli, commercio e turismo, nonché nella fornitura dei servizi.
Termini e modalità di presentazione delle domande
Le agevolazioni sono concesse con una procedura valutativa a sportello.
Le domande di agevolazione devono essere compilate esclusivamente per via elettronica, utilizzando la procedura informatica che sarà messa a disposizione in un’apposita sezione del sito internet del Soggetto gestore, www.invitalia.it
Con decreto direttoriale 30 marzo 2022 sono stati stabiliti i termini e le modalità per la presentazione delle domande di agevolazione e fornisce le necessarie specificazioni per la corretta attuazione degli interventi, con particolare riferimento all’iter di valutazione delle domande di agevolazione e ai punteggi attribuibili ai fini dell’accesso alle agevolazioni, nonché alle modalità, ai tempi e alle condizioni per l’erogazione delle agevolazioni.
La procedura individua date distinte per la presentazione delle domande relative agli interventi per l’avvio di nuove imprese e relative agli interventi per lo sviluppo di imprese costituite da almeno 12 mesi. In entrambi i casi, è prevista una fase preliminare di compilazione della documentazione:
- Avvio di nuove imprese femminili: la compilazione della domanda è possibile dalle ore 10:00 del 5 maggio 2022 e la presentazione a partire dalle ore 10:00 del 19 maggio 2022;
- Sviluppo di imprese femminili già costituite: la compilazione della domanda è possibile dalle ore 10:00 del 24 maggio 2022 e la presentazione a partire dalle ore 10:00 del 7 giugno 2022.
Featured Exor lancia Italy Seeds: 150mila euro per ogni startup tech
xor ha annunciato il lancio di un’iniziativa dedicata all’Italia, Italy Seeds, che supporterà società appena costituite (quelle in fase seed). In base al programma, Exor Seeds – il braccio di Exor dedicato al venture capital – investirà in startup in fase seed e pre-seed con un’offerta strutturata in queste modalità: finanziamento in conto capitale di 150mila euro, processo decisionale veloce (dalla candidatura al primo feedback passeranno massimo una settimana), termini contrattuali vantaggiosi per l’imprenditore e nessuna richiesta di rappresentanza nei CDA delle società neocostituite. Diego Piacentini, Presidente di Exor Seeds, ha dichiarato: «Quanto conta la velocità nel mondo degli affari? Dipende, ma certamente è determinante quando si tratta di finanziare nuove iniziative imprenditoriali in fase iniziale. Oltre a essere veloci bisogna anche accettare il rischio di fallire, perché il prossimo unicorno italiano nascerà proprio da un mix di coraggio e di energia. Qualcosa che al sistema imprenditoriale italiano è mancato, e che Exor Seeds intende ora cambiare». Per richiedere il finanziamento basta visitate il sito ufficiale e compilare un modulo. Exor Seeds ha investito finora in oltre 60 società in tutto il mondo.
Anche su StartupItalia viene raccontato di Exor Seeds, strumento finanziario verticale sul mondo tech, che ha già investito in Italia (nella proptech Casavo). In linea con l’obiettivo di “costruire grandi imprese”, Exor aiuterà giovani imprenditori a sviluppare società innovative. Il programma mira a liberare il grande potenziale dell’ecosistema italiano della tecnologia e a colmare i gap che ancora esistono rispetto ad altri paesi europei. Le risorse per crescere ci sono: i report che ogni anno pubblichiamo sul nostro ecosistema dell’innovazione testimoniano i talenti e le eccellenze italiane nell’ambito startup.
Noam Ohana, Managing director di Exor Seeds ha aggiunto in merito proprio all’Italia: «L’ecosistema italiano delle startup si trova nella stessa posizione in cui i maggiori paesi europei erano 5-7 anni fa; ci troviamo oggi in un punto di svolta. Stanno cambiando le attitudini e le ambizioni. La qualità degli imprenditori che stiamo sostenendo è davvero notevole. Invitiamo ogni imprenditore italiano che sta costruendo il suo sogno a mettersi in contatto con noi».
Exor è una primaria holding diversificata controllata dalla Famiglia Agnelli. Con un Net Asset Value di oltre 30 miliardi di euro, ha un portafoglio costituito principalmente di società di cui Exor è il principale azionista: Ferrari, Stellantis, PartnerRe, CNH Industrial, Iveco Group, Juventus FC, The Economist, GEDI Gruppo Editoriale e SHANG XIA.
ON – OLTRE NUOVE IMPRESE A TASSO ZERO: Online il nuovo incentivo per giovani e donne che vogliono diventare imprenditori
- “ON – Oltre Nuove imprese a tasso zero” è l’incentivo per i giovani e le donne che vogliono diventare imprenditori. Le agevolazioni sono valide in tutta Italia e prevedono un mix di finanziamento a tasso zero e contributo a fondo perduto per progetti d’impresa con spese fino a 3 milioni di euro, che può coprire fino al 90% delle spese totali ammissibili.
- ON – Oltre Nuove imprese a tasso zero si rivolge alle micro e piccole imprese composte in prevalenza da giovani tra i 18 e i 35 anni o da donne di tutte le età, su tutto il territorio nazionale.
- Sono ammissibili le imprese che abbiano una compagine sociale composta per almeno il 51% da giovani under 35 e da donne di tutte le età. La maggioranza si riferisce sia al numero di componenti donne e/giovani presenti nella compagine sociale sia alle quote di capitale detenute. Ad esempio, una società composta solo da un uomo over 35 e una donna/uomo under 35 non saranno ammessi al finanziamento, è richiesta una terza persona che abbia i requisiti.
- Accedono al finanziamento le imprese costituite entro i 5 anni precedenti con regole e modalità differenti a seconda che si tratti imprese costituite da non più di 3 anni o da imprese costituite da almeno 3 anni e da non più di 5.
- Anche le persone fisiche possono presentare domanda di finanziamento, con l’impegno di costituire la società dopo l’eventuale ammissione alle agevolazioni.
- Le domande possono essere presentate dal 24 marzo 2022, alle ore 12:00, sulla piattaforma di Invitalia.
- La piattaforma rimarrà aperta ed operativa fino ad esaurimento risorse.
- Per maggiori informazioni, consultare il seguente link.
Featured Fondo giovani professionisti
La Regione Toscana, nell’ambito del progetto Giovanisì, ha istituito un fondo regionale di garanzia per le professioni (vedi l’art. 9 L.R. n. 73 del 2008) con l’obiettivo di sostenere l’accesso e l’esercizio delle attività professionali, con particolare attenzione ai giovani. Il Regolamento, che stabilisce il funzionamento del fondo, prevede le seguenti agevolazioni:
- la garanzia rilasciata ai soggetti finanziatori per un importo massimo garantito pari all’80% dell’importo di ciascun finanziamento per i giovani professionisti e i praticanti. La garanzia è diretta, esplicita, incondizionata, irrevocabile e a titolo gratuito
- il contributo in conto interessi concesso al giovane professionista o al praticante in misura pari al 100% dell’importo degli interessi gravanti sul finanziamento garantito.
Possono beneficiare della garanzia e del contributo in conto interessi:
- i giovani professionisti fino a 39 anni iscritti in albi di ordini e collegi oppure professionisti prestatori d’opera intellettuale che esercitano professioni non ordinistiche;
- i giovani fino a 29 anni che svolgono un praticantato (obbligatorio o non obbligatorio) finalizzato all’accesso alla professione.
Sia i giovani professionisti che i praticanti devono avere domicilio professionale prevalente in Toscana (ovvero il cui reddito deriva almeno per il 60% da attività professionale svolta in Toscana)
Possono beneficiare esclusivamente della garanzia gli Ordini e Collegi professionali o Associazioni professionali, anche di secondo grado, aventi sede in Toscana.
Spese ammissibili
La garanzia e il contributo in conti interessi possono essere richiesti per:
a) prestiti d’onore a favore di praticanti e appartenenti alle associazioni di professionisti prestatori d’opera intellettuale, per l’acquisizione di strumenti informatici per un importo massimo di 4.500 euro;
b) prestiti ai giovani professionisti, per il supporto alle spese di impianto di studi professionali (anche on line) per un importo massimo di 25.000 euro.
Le agevolazioni possono riguardare prestiti o finanziamenti di durata non inferiore a 18 mesi e non superiore a 60 mesi per un importo massimo complessivo per professionista.
La domanda di garanzia e di ammissione al contributo deve essere presentata utilizzando esclusivamente la modulistica scaricabile dal portale di Toscana Muove (soggetto gestore della misura), nella sezione Bandi gestiti – Contributi in c/interessi e in c/capitale.
Le domande sono presentate secondo le modalità stabilite dal paragrafo 4 del Regolamento.
Il Regolamento per la concessione di garanzie e di contributi in conto interessi a favore delle professioni è finanziato con risorse regionali.
per maggiori informazioni: https://giovanisi.it/bando/fondo-per-giovani-professionisti/
Featured Creare da zero una startup: i 7 consigli per farla crescere e portarla al successo
“Spesso una startup parte sviluppando un prodotto prima di avere effettuato una validazione dell’idea sul mercato. È noto, infatti, che uno dei motivi principali del fallimento di una startup è la mancanza di un bisogno di mercato”, spiega Farhad Alessandro Mohammadi, founder e ceo di Mamazen. Si tratta di una startup-studio torinese nata nel 2018. È stata la prima a importare dagli Usa un modello di investimento basato sulla scalabilità veloce di un numero selezionato di progetti ad alto impatto strategico.
Secondo un’analisi sui fallimenti delle aziende italiane effettuata da Cribis, società del gruppo Crif specializzata nella business information, nei primi nove mesi dello scorso anno 6.761 realtà imprenditoriali nel nostro Paese hanno dichiarato fallimento. È un aumento del 43,6% rispetto allo stesso periodo del 2020.
I motivi dell’insuccesso di una startup
In molti casi l’insuccesso di una startup è causato proprio dalla errata, o mancata, applicazione di alcuni passaggi preliminari fondamentali per definire l’efficacia della proposta che si sta lanciando nel mercato. È necessario capire prima se l’idea può realmente interessare a potenziali clienti, rispondendo a una specifica esigenza. “Gli errori principali”, spiega Mohammadi, “sono l’assenza di una validazione oggettiva, una mancanza di progettazione dei round di investimento e della relativa diluizione delle quote. E, soprattutto, la mancanza di feeling tra founder”. Un processo ben strutturato che parte dai bisogni di mercato è fondamentale per mitigare i rischi. “Prima di lanciare una startup è necessario individuare un bisogno ben definito a cui rispondere. E avere una chiara idea sul come risolverlo. In Mamazen abbiamo un processo articolato in sei step in cui solo le startup che soddisfano i requisiti passano alla fase successiva”.
Le best practice per mitigare i rischi
Ed è proprio per questo motivo che uno startup-studio può risultare utile per evitare che il progetto possa fallire nel giro di pochi anni, o addirittura alcuni mesi. “Solitamente”, continua Mohammadi, “un processo di creazione di startup che può considerarsi corretto inizia con una prima analisi di mercato che mira a individuare bisogni reali e i trend di investimento. Dall’analisi, poi, si passa all’ideazione: lo studio genera oltre 100 idee che dopo un primo scoring vengono ridotte a 50 e infine a 10. In questa fase, in parallelo, si misura per ciascuna l’interesse dei potenziali clienti attraverso la customer discovery e la raccolta di dati freschi. Una volta validata l’idea, ovvero quando abbiamo individuato i bisogni di una clientela, si passa alla costruzione del Mvp, un prodotto minimo funzionante”.
E se parlare di base scientifica è forse azzardato, esistono delle best practice che permettono di mitigare i rischi. “Queste includono analisi di mercato, analisi dei trend di investimento e raccolta dei feedback dei potenziali clienti. Uno o più professional co-founder vengono individuati per far crescere il progetto. Le metriche del business vengono misurate, proprio come per un esperimento scientifico”, conclude Mohammadi.
Ecco 7 consigli forniti dal ceo e founder di Mamazen per lanciare una startup partendo da zero.
1. Rispondere a una reale esigenza di mercato
La maggior parte – nel 95% dei casi – delle startup create senza un’analisi specifica dei bisogni del consumatore è destinata a fallire, quindi il consiglio principale è partire da una validazione di mercato. Ci sono diverse tecniche, ma sicuramente alcuni libri fondamentali da leggere sono: The Mom Test, Build the Right It e Lean Startup che fornisce metodologie per effettuare dei test che producano risultati attendibili. Uno startup studio permette a imprenditori e innovatori di concentrarsi sulla costruzione di un MVP – o Minimum Viable Product – solo a valle di questa fase di validazione dell’idea generata dallo studio stesso.
2. Analizzare i trend e basarsi sui dati
Creare un business da zero, senza aver effettuato una analisi di mercato, è sempre un rischio. È bene quindi eseguire una profonda analisi dei trend di mercato che permette di intercettare quelli a più alto valore aggiunto focalizzando le risorse solo su idee vincenti.
3. Iniziare con un team con le giuste competenze
Avere all’interno del team tutte le competenze fondamentali è la prima premessa per una startup di successo. L’approccio degli startup studio consente l’accesso di un’organizzazione solida, composta generalmente da innovatori, esperti di prodotto, esperti di marketing e un network di investitori.
4. Attuare una strategia di funding
Per il successo di una startup è necessario che i founder abbiano una visione chiara nella progettazione dei round di investimento affinché l’azienda abbia sempre abbastanza liquidità per crescere.
5. Avere un patto
È utile stabilire delle regole precise per evitare che ci siano quote bloccate nel momento in cui uno dei fondatori decida di abbandonare la barca prima del tempo. È importante acquisire quindi le conoscenze necessarie per sviluppare una strategia di funding tutelando gli interessi sia dello studio che del founder.
6. Ridisegnare la strada (quando serve)
È importante saper ridisegnare le proprie priorità e saper cambiare strada (pivot) al momento opportuno. E molto spesso è difficile cambiare rotta quando il mare è già in tempesta, disfandosi di ciò che non funziona.
7. Avere una chiara idea del proprio obiettivo
Il mercato è spietato e spesso una startup che non raccoglie capitali velocemente o non fa le mosse giuste al momento giusto ci lascia la pelle. Con uno studio è possibile costruire in un ambiente che facilita la creazione di startup e permette di arrivare all’exit più velocemente.
Featured Contest Oma 20-40, rivolto a giovani artigiani
Fino alle ore 14 del prossimo 22 febbraio 2022, sarà possibile partecipare al Contest OMA 20>40.
Il Contest, promosso da OMA – Osservatorio dei Mestieri d’Arte, sostiene la realizzazione di un progetto aziendale e di sviluppo di un’attività di artigianato artistico e vuole incentivare le impresa dei giovani artigiani. Al vincitore selezionato dalla Commissione saranno assegnati 5.000 euro per sostenere la realizzazione di un progetto mirato allo sviluppo di una azienda di artigianato artistico e alla valorizzazione delle competenze tecniche e creative del mestiere artigianale.
Il candidato deve presentare un progetto professionale che accresca le proprie competenze tecnico-manuali, la visibilità e la qualità artigianale delle produzioni per lo sviluppo dell’impresa artigiana/bottega/atelier di artigianato artistico. Nel dettaglio:
• il progetto deve essere dettagliato in ogni sua fase, la sua costruzione dovrà risultare convincente e realizzabile per consentire l’evoluzione e la crescita dell’azienda.
• la presentazione del progetto deve essere formalmente curata (graficamente e stilisticamente).
• i costi e ogni singola voce di spesa per la realizzazione dello stesso dovranno essere dettagliati da preventivi.
• il contributo per la realizzazione del progetto messo a disposizione di OMA non può superare 5.000 euro iva compresa.
Una Commissione composta da esperti del settore, nominata da OMA, avrà il compito di individuare e selezionare i progetti proposti dai giovani artigiani e decreterà il vincitore del IX Contest.
I criteri con i quali saranno valutati i progetti, sono i seguenti:
– Pertinenza al tema dell’artigianato artistico (produzioni, lavorazioni)
– Cura del progetto e dettaglio dei risultati attesi
– Elementi di innovazione e ricerca
– Promozione e marketing della propria attività
A chi è rivolto
Il contest è rivolto a giovani tra i venti e i quaranta anni, titolari di un’impresa artigiana operante nel settore dell’artigianato artistico e delle industrie creative.
Per partecipare è richiesta l’iscrizione alla sezione online del progetto OMA 20>40 (per iscriversi, consultare la sezione Venti Quaranta sul sito www.osservatoriomestieridarte.it)
Come partecipare
Il candidato dovrà produrre tramite apposito Form online, la seguente documentazione:
– Copia del documento valido d’identità del legale rappresentante
– Visura Camerale aggiornata
– Modulo di partecipazione al VIII Contest OMA 20>40 (scaricabile alla pagina dedicata al contest)
– Regolamento debitamente firmato
– Preventivi previsti dal progetto
– Informativa privacy debitamente firmata (scaricabile alla pagina dedicata al contest)
Quando
Le domande dovranno essere inviati entro le ore 14 del 22 febbraio 2022.
Per informazioni
– consultare la pagina dedicata al bando
– scrivere una mail a benedetta.zini@osservatoriomestieridarte.it, oppure telefonare al numero 055 5384966
Terzo settore, mezzo milione di euro per valorizzare i giovani
Regione Toscana-Giovanisì, Cesvot e le 11 Fondazioni bancarie della regione insieme per presentare il bando “Siete presente. Con i giovani per ripartire”, pensato per dare alle nuove generazioni gli strumenti per rinnovare il terzo settore toscano. Rivolto agli enti del terzo settore della Toscana, il bando andrà a finanziare 86 progetti per un importo complessivo di 490mila euro.
I progetti potranno essere presentati entro il 1 marzo
Sostenere gli enti del terzo settore nella realizzazione di progettualità finalizzate a valorizzare il protagonismo giovanile prevedendo percorsi di crescita e qualificazione di giovani già inseriti nelle organizzazioni oppure progetti finalizzati al coinvolgimento delle nuove generazioni esterne al mondo associativo. Permettere ai giovani di esprimere a pieno le proprie energie e valorizzarne attitudini e spirito creativo, per immaginare e progettare una nuova ripartenza nel terzo settore.
Questo è l’obiettivo del bando “Siete presente – Con i giovani per ripartire” realizzato da Cesvot e finanziato da Regione Toscana-Giovanisì in accordo con il Dipartimento per le Politiche Giovanili e del Servizio Civile Universale con il contributo delle 11 Fondazionibancarie della regione Toscana: Fondazione Cassa di Risparmio di Carrara, Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze, Fondazione Livorno, Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, Fondazione Banca del Monte di Lucca, Fondazione Pisa, Fondazione Cassa di Risparmio Pistoia e Pescia, Fondazione Cassa di Risparmio di Prato, Fondazione Cassa di Risparmio di San Miniato, Fondazione Monte dei Paschi di Siena, Fondazione Cassa di Risparmio di Volterra.
“L’impegno nella valorizzazione del protagonismo delle giovani generazioni – dichiara il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani – fa un ulteriore passo avanti. Con questo bando rafforziamo la nostra iniziativa a sostegno delle potenzialità dei ragazzi e affermiamo un’idea di ripartenza che non si limita solo alla dimensione economica, perché l’uscita da questi anni difficili sarà vera se saremo capaci di dare respiro alla solidarietà e alla coesione sociale. Ringrazio il Cesvot, il volontariato e tutto il terzo settore toscano, le fondazioni bancarie. La loro azione congiunta è motivo di grande soddisfazione e oggi offre un messaggio di speranza a tutta la Toscana”.
“Con il bando – spiega Bernard Dika, consigliere per l’innovazione e le politiche giovanili del presidente della giunta – vogliamo che i giovani siano sempre più protagonisti e motore delle nostre comunità. Oggi abbiamo bisogno del loro impegno, non solo domani: per questo il nome del bando è un monito ‘Siete Presente’, non solo futuro del Paese. Le nuove generazioni hanno idee e voglia di fare, queste ingenti risorse li aiuteranno a concretizzare la loro creatività grazie a Giovanisì, saldo punto di riferimento per i giovani della nostra Regione”.
“Il bando permetterà a migliaia di giovani toscani di sperimentare per la prima volta un’esperienza di volontariato, o di rafforzare con rinnovata energia e creatività, il proprio impegno nella comunità. Sono tante le nuove sfide che ci aspettano per progettare la ripartenza ed è necessario pensare al futuro con gli occhi della solidarietà, un capitale fatto di reti sociali, competenze e volontà che per il mondo del volontariato è il nucleo fondamentale. Infine, particolare elemento di valore è nella inedita e importante partnership tra Regione Toscana, le 11 Fondazioni bancarie e Cesvot, un percorso che mi auguro sia un punto di partenza per la costruzione di un’alleanza duratura a sostegno del terzo settore toscano” dichiara Luigi Paccosi, Presidente di Cesvot.
“Valorizzare le nuove generazioni attraverso il volontariato, rendendole protagoniste della vita associativa. Dopo due anni dall’inizio della pandemia è importante accorciare sempre più le distanze che si sono create nella comunità, partendo dai giovani. Sostenere le persone per una società inclusiva, porre attenzione alle istanze dei nostri ragazzi, sono fra gli obiettivi che accomunano le nostre Fondazioni. Per questo, in questa circostanza, le Fondazioni toscane di origine bancaria si sono unite fra loro per dare vita ad un’azione di sistema che possa contribuire a indirizzare risorse ed esperienze per aiutare a crescere in quantità e qualità il mondo del volontariato e dell’associazionismo, valorizzando così il loro ruolo di collante, di corpo intermedio nella società. Con il forte auspicio di fare tesoro di questo impegno, continuare a lavorare in rete e replicare questa esperienza aggregativa anche in altre future iniziative” afferma Carlo Rossi, coordinatore della Consulta delle Fondazioni Bancarie Toscane.
Il bando è rivolto a tutti gli enti iscritti ai registri regionali delle organizzazioni di volontariato, delle associazioni di promozione sociale ed all’anagrafe Onlus della Toscana con esclusione delle cooperative sociali e degli enti soci di Cesvot.
Al bando sono destinati 490mila euro di cui 240mila da Regione Toscana – Giovanisì, e 250mila dalle Fondazioni bancarie della regione. Attraverso il bando verranno finanziati 86 progetti di cui 82 di fascia A (con un contributo massimo di € 5.000,00) e 4 di fascia B (con un contributo massimo di € 20.000,00). Le specifiche dei budget e del numero dei progetti che saranno finanziati su ciascun territorio sono riportate nel testo del bando.
Il bando è stato avviato martedì 25 febbraio e gli enti potranno presentare le loro proposte fino alle ore 13 di martedì 1° marzo compilando il formulario online disponibile sul sito www.cesvot.it
Una particolare valorizzazione sarà riconosciuta ai progetti che programmino azioni a sostegno della fase post-emergenziale legata alla pandemia Covid19.
Per maggiori informazioni clicca qui:
https://giovanisi.it/2022/02/terzo-settore-mezzo-milione-di-euro-per-valorizzare-i-giovani/
Microcredito per creazione di impresa
Microcredito per creazione di impresa di micro e piccole iniziative imprenditoriali giovanili nei settori manifatturiero, commercio, turismo e terziario.
Banca della terra: terreni e fabbricati per l’avvio di attività agricole
Banca della terra: terreni e fabbricati a destinazione agricolo-forestale (tramite affitto o concessione), per l’avvio o l’ampliamento di un’attività.